I colori dei diritti umani a Lampedusa
I murales realizzati nell’isola dal campo estivo di Amnesty International inaugurati venerdì 26 luglio: un omaggio a chi accoglie e a chi viene accolto.
Una striscia di terra al centro del Mediterraneo: luogo di incontro tra mondi diversi, una realtà ambivalente di speranza e di disperazione.
Qui, Amnesty International organizza da circa dieci anni attività di ricerca, di educazione ai diritti umani, di informazione sui fenomeni migratori e chiede il rispetto della dignità, dei diritti di asilo e di accoglienza dei migranti e dei rifugiati.
Quest’anno la Ong ha realizzato un nuovo progetto in collaborazione con l’artista Lorenzo Terranera e Colours Revolution. Tre murales sono stati dipinti in zone „simbolo” dell’isola: il porto, vicino il molo dove giungono i migranti, il campo sportivo e via Roma, nel cuore di Lampedusa.
Il primo murale, sito in via Roma, raffigura un insieme di valigie e oggetti personali: „A tutti coloro che con il viaggio vogliono realizzare i propri sogni”, la dedica dei partecipanti.
Il secondo, realizzato nel campo sportivo, rappresenta fari e case a forma di candele, il logo di Amnesty International:” Candele accese per chi sta per approdare, candele spente per chi non ce l’ha fatta ed è morto durante il viaggio nel Mediterraneo”.
Il terzo, collocato nel molo del porto, raffigura volti sorridenti:” Ai sorrisi di chi arriva e di chi accoglie”.
Un’ iniziativa creativa e solidale che invita a riflettere: racconta con immagini e colori della dignità e del rispetto che devono essere riconosciuti ad ogni uomo in fuga da condizioni drammatiche. „Tutti gli uomini nascono liberi ed uguali in dignità e diritti” recita lo striscione tenuto tra le mani dei ragazzi, è l’art.1 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Inaugurati alla presenza del vicesindaco Damiano Sferlazzo, del parroco don Stefano Nastasi e di altri esponenti delle autorità e della comunità, i murales hanno suscitato diverse reazioni: tra i lampedusani c’è chi li ha accolti con entusiasmo, chi al contrario si è lamentato per la presenza dei migranti che impediscono ai turisti di godersi la vacanza.
Tuttavia Amnesty International ha sempre elogiato il comportamento degli isolani, „che mai trasformano le difficoltà in sentimenti xenofobi”.
E gli attivisti non sono i soli ad averlo messo in luce. Il quotidiano l’Avvenire ha proposto la candidatura dell’ isola al premio nobel per la pace, ricevendo già l’appoggio dei pensionati CISL dell’Emilia Romagna e del presidente del Senato Pietro Grasso.
Il portavoce di Amnesty International, Riccardo Nury, afferma che: „L’isola può essere allo stesso tempo bellissima, accogliente e ospitale. (…)
Un punto al centro del Mediterraneo sia per chi approda qui sia per chi ci vive”. Perchè, lui stesso sottolinea, vocazione turistica e solidarietà non sono incompatibili tra loro.
http://www.amnesty.it/lampedusa-inaugurati-tre-murales
http://www.migrantesonline.it/
Martina Misantoni