Quest’anno, a Marino, la Festa del Popolo è diventata “La festa dei Popoli”. Per la prima volta è stata invitata anche la comunità romena che qui e molto grande.
I romeni di Marino, sempre più coinvolti nella vita di tutti i giorni, al lavoro ma anche nelle feste, nelle celebrazioni ufficiali del comune, della Chiesa e delle associazioni locali sono stati invitati a far parte del “Corteo dei Popopli”.
Toma Romulus Sinca, un romeno che a Marino non passa inosservato per la sua statura, ma anche per il suo coinvolgimento nella vita culturale e spirituale, civica e di rappresentanza, ci ha invitati a partecipare “Al corteo dei popoli”. La manifestazione, voluta da don Pietro Massari, il sacerdote molto vicino alla comunità romena del posto, è stata organizzata nei minimi dettagli da due associazioni molto attive: Associazione “Arte e Costumi Marinesi” e “Lo storico cantiere”.
Entrambe hanno portato un corteo per le strade di Marino con dei personaggi che, storicamente, partono da 1260, dalla Jacopa dei Sette Soli di San Francesco, attualmente sepolta davanti a San Francesco, (l’unica donna sepolta vicino a San Francesco), passando poi per Vittorio Colonna nel pieno Rinascimento, per Marcantonio Colonna, il signore di Marino e poi Girolamo Colonna che costruisce la chiesa di Marino, già nel 1600. Un corteo bellissimo, con costumi che rispecchiano un atmosfera di favola ma che richiama all’unità adesso più che mai, come ci spiega Maurizio Canestri.
“Maurizio Canestri è costui che ci ha invitati a partecipare a questo corteo” ci spiega Toma Romulus tutto contento di essere nominati nella chiesa, davanti ai marinesi, come cittadini a pieno titolo. E lo ha fatto sia don Pietro Massari che Maria Grazia Frezza, il referente CARITAS Marino che hanno ringraziato la comunità romena per la partecipazione e per il contributo che da alla vita quotidiana.
“Abbiamo invitato i romeni, ci spiega Maurizio Canestri, perche c’e quasi un legame storico con la Romania. Qui, a Marino, abbiamo dato il nome di Paolo Mercuri a una scuola e a una strada. Paolo Marcuri, è un artista del metà ottocento, nato a Roma mai poi vissuto a Marino. Rimasto vedovo ma con dei figli, di quale la figlia si e sposata un avvocato romeno e poi si e trasferita in Romania. Trasferendosi in Romania, a Bucarest, si e portata dietro il padre, Paolo Mercuri, che è anche morto lì nel 1844.” Capiamo cosi che il legame con i romeni a Marino ha radici storiche e rafforza una cultura che non ha niente a che fare con dicerie, malintesi e storie che sentiamo nelle grandi città verso i romeni in Italia.
Sicuramente i romeni si trovano bene qui a Marino. Nel corteo dei popoli, che ha voluto don Pietro Massari, il parroco del comune, in questo momento particolare, di bisogno di tutti, si è cercato di coinvolgere tutti i popoli residenti qui a Marino.
E la prima volta che è stato costituito questo “Corteo dei popoli” per far partecipare tutti i popoli presenti qui, per sensibilizzare tutti quelli che possono aiutare i meno fortunati. Il messaggio era di prendere lo spunto dai donni portati al bambino Gesù e riportarlo come gesto nella vita quotidiana di ogni uno di noi.”
Abbiamo capito cosi che la serietà di una comunità piccola (quasi 2000 romeni) di una città piccola, alle porte di Roma, viene gratificata e riconosciuta anche con inviti di questo genere. La vita culturale e ugualmente ‘importante come il lavoro e l’impegno di Toma Sinca Romulus con la sua Associazione “Antica Dacia” e con l’intera comunità romena vi sono riconosciute dalla gente e dalle autorità locali.
Mentre in chiesa si celebrava la mensa e il Corteo aveva fatto il suo dovere di portatore di donni e messaggi di unità, di fuori delle Befane distribuivano dolci ai bambini.
Cristi Merchea